Hanno la faccia come il...
Inviato da andres il Mer, 12/12/2007 - 12:36pm
Una quindicina di anni fa, Cuore aveva una rubrica che si chiamava "Hanno la faccia come il culo".
Ho in mente almeno una persona che avrebbe buone ragioni per essere ospite fisso...
Alcune citazioni:
"Ringrazio sentitamente Silvio Berlusconi - spiega - ma sono stato con Forza Italia per dieci anni. Ora voglio dedicarmi ad un progetto politico che ponga fine allo scontro all'arma bianca in atto tra i due poli." (7 Settembre 2006)
"Togliere a Mediaset una rete vuol dire utilizzare ancora una volta il metodo della pistola puntata contro il capo dell’opposizione, frutto di una stagione di rappresaglie che apparentemente nulla hanno a che vedere con la logica degli schieramenti, ma che in realtà alimentano l’odio e l’incomprensione. Esprimo solidarietà a Mediaset e mi auguro che si riesca a fermare l’assassinio di una emittente televisiva che assicura lavoro a migliaia di persone." (10 Ottobre 2006)
(Domanda: E lei andra' col Cavaliere?)
Io,da Forza Italia, sono gia' stato ucciso politicamente. Non vedo perche' dovrei morire due volte. E il paradosso e' che, adesso, Forza Italia si permette persino di sparare addosso a Berlusconi. (8 Novembre 2006)
"La vicenda dei Dico, nell’oceano tempestoso delle polemiche, segnala già due nuovi eroi dell’idealismo e della tutela dei valori dell’identità cattolica. Uomini diversi per cultura e percorso politico che tuttavia, nel silenzio assordante dell’area moderata, trovano coesione sulla stessa necessità di fare argine contro l’oscenità di una politica che ha perso il timone del buonsenso: Clemente Mastella e Vittorio Sgarbi.
Da una parte il leader dell’Udeur, coraggioso portabandiera del dissenso, destinato stavolta a veder crescere nei suoi confronti il consenso del mondo cattolico; dall’altra, incredibile ma vero, il critico d’arte, illuminato nella straordinaria difesa della Chiesa e dei suoi valori, che in televisione ha lasciato esterrefatto il mondo politico, dimostrando che i principi contagiano e che anche un liberale, che ha fatto della trasgressione il leit-motiv della sua esistenza, riesce ad individuare nella tutela della famiglia un indirizzo irrinunciabile." (9 Febbraio 2007)
"Delle due l’una, o al Partito delle Libertà non serviamo, e quindi siamo in presenza di un ripensamento, oppure l’illuminata superiorità intellettuale di Silvio Berlusconi non trova sintesi nei comportamenti dei suoi sottoposti, ai quali bisogna spiegare che quando si acquisisce un rapporto politico, pur se minoritario, è necessaria anche un’attenzione formale per mantenerlo in essere." (6 Dicembre 2007)
"Siamo con Silvio Berlusconi senza condizioni, disponibili a costruire il Partito delle Libertà assumendo oneri e onori, senza tuttavia disperdere il grande patrimonio di identità rappresentato da Italiani nel mondo". (7 Dicembre 2007)