Lettera aperta a Laura Zegna

Cara Laura,

abbiamo letto con dispiacere che hai deciso di chiedere a Daniele di rispondere in tribunale sull'Arcangelo che ha dedicato a Julia Zegna.

La satira fin dall'origine castigat ridendo mores.

Dario Fo, che della satira italiana e' uno dei maggiori esponenti, dice della satira che

"è un atto di rifiuto, una contro-aggressione che risponde allo smacco del potere con uno sghignazzo. È nata per mettere il re in mutande e il suo linguaggio non può che essere virulento, sfacciato, insultante.".

Hanno risposto alla satira con querele alcuni importanti politici italiani. D'Alema ha portato in tribunale Forattini, per poi ritirare la querela in seguito. Dall'altra sponda, Berlusconi ha querelato Luttazzi (perdendo in tribunale).

Laura, con questa lettera ti chiediamo di non cadere nello stesso errore che altri hanno fatto prima e che altri sicuramente faranno dopo.

L'Arcangelo e' una voce libera e fuori dal coro. La maggior parte delle persone in una posizione di responsabilita' a Biella ne e' stata vittima, in un momento o nell'altro.

Ti chiediamo di accettare la spiegazione di Daniele, di fare un passo indietro, e di non cercare di toglierci l'Arcangelo.

E' tutto meno che improbabile che anche alcuni di noi avranno un Arcangelo dedicato, tutto meno che teneramente, da Daniele.

In quel momento, come ora, difenderemo il diritto di chi non la pensa come noi ad esprimere il proprio parere.

Noi tutti, lettori di Daniele, passate vittime o future, siamo oggi con lui.

W la liberta' di stampa