La primavera insiste la mattina
dalla mia cucina vedo il mondo tondo,
sempre diverso, sempre ogni mattina,
sin dal giorno prima,
dal giorno prima.
Con in bocca un gusto amaro che fa
schifo chissà cosa è stato, quello che ho bevuto.
M'alzo dal letto e penso al mio povero,
fegato, fegato spappolato,
fegato, fegato, spappolato.
Dice Joan devi andare dal dottore
a farti guardare, a farti visitare,
hai una faccia che fa schifo
guarda come sei ridotto,
mi sa tanto che finisci male.
Lo guardo negli occhi, con un sorriso strano,
eppure lo vedo, forse ha ragione davvero.